I dati presentati nello studio sono molto significativi: i vegetariani hanno un rischio di ammalarsi e morire nel prossimo anno di vita ridotto del 12% rispetto chi mangia carne; dato che aumenta al 196% per chi aggiunge al consumo di frutta e verdura quello di pesce, mentre cala al 9% per chi introduce uova e late.
Altri elementi degni di nota pubblicati sulla rivista sono relativi al fatto che l’organo che beneficia maggiormente di tale tipo di alimentazione sia il cuore e che l’allungamento della vita sia più evidente sugli uomini. Nell’editoriale è stato sottolineato anche il fatto che per una qualità di vita migliore è bene evitare anche bevande zuccherate, cereali non integrali, grassi saturi e transaturi.
Il fattore “cultura” nelle abitudini alimentari sembra essere determinante: i vegetariano hanno in media un livello di cultura maggiore, non fumano, non bevono e praticano sport regolarmente.