“Sempre di fretta”. Così vengono descritti gli italiani, sempre di corsa e divisi tra lavoro e figli, non hanno il tempo necessario per mangiare con tranquillità. Molti nutrizionisti hanno stabilito che per la colazione sono necessari 30 minuti mentre per il pranzo e la cena ne sono necessari 60. Questo è l’arco temporale minimo in cui – secondo informazioni scientifiche - le persone dovrebbero mangiare. Masticare correttamente e a lungo ogni boccone, servirà a sentirsi sazi e a digerire correttamente ciò che è stato ingerito. Ciò che in realtà succede è una drastica riduzione dei tempi e delle abitudini alimentari degli italiani. Si calcola che mangiare frettolosamente a colazione e a pranzo non sazi completamente l’organismo, inducendo la gente ad appesantirsi a cena a scapito del riposo notturno. Dormire poco o male altera l’equilibrio degli ormoni che regolano l’appetito, portando a mangiare di più il giorno seguente. È un circolo vizioso, con un solo risultato, ingrassare. Ma bastano pochi semplici passi. Si può seguire la “regola dei 5 pasti”, unendo così la fretta ad un’alimentazione sana e portatrice di benessere psico-fisico. Aggiungere ai pasti ordinari uno spuntino a metà mattina e uno a metà pomeriggio, aiuterà a regolare la sensazione di fame e l’apporto calorico.