Lo studio pubblicato sulla rivista "Sleep" ha rivelato che il cervello di chi soffre di insonnia cronica è costantemente attivo con il vantaggio di essere molto più plastico e capace di adattarsi ai cambiamenti con una maggiore facilità di chi invece dorme senza problemi. In particolare la corteccia motoria è molto plastica: i ricercatori non sanno ancora stabilire se questo incremento di attività neuronale sia effettivamente la causa prima del disturbo, ma questa scoperta potrebbe però suggerire nuovi approcci per sviluppare trattamenti per un disturbo molto diffuso, e debilitante, che colpisce in forme più o meno gravi circa il 10-15% della popolazione italiana. Nel frattempo, per non ricorrere ai farmaci, possiamo aiutare il nostro cervello a staccare la spina rallentando il "ritmo" delle nostre attività all'avvicinarsi della sera e "profumare" l'ambiente con essenze rilassanti.