L’antroposofia non è omeopatia, ma come quest’ultima appartiene alle medicine “complementari” che approcciano al paziente considerandolo nella sua globalità e prendendo in considerazione anche gli aspetti della sua vita individuale: la caratteristica fondamentale di questa medicina è, infatti, l’umanizzazione del paziente. Nello specifico la prima visita che il medico antroposofo effettua non è volta all’analisi delle sintomatologie del paziente, ma è dedicata alla comprensione delle sue abitudini in senso ampio e quindi all’analisi della sua postura, della distribuzione del calore nel corpo, del rapporto con il sonno e delle tensioni muscolari.
Questa medicina combina l’impiego di medicinali omeopatici, tradizionali, fitoterapici e medicinali propri basandosi sull'assunto che l’uomo sia il risultato dei tre regni della natura (minerale, vegetale e animale). L’antroposofia affianca all'uso dei medicinali pratiche quali il massaggio ritmico, la terapia artistica e sedute di euritmia terapeutica.