Una ricerca promossa dall'Istituto Nazionale Francese per la Ricerca in Agricoltura di Digione ha analizzato il mutamento di gusto e olfatto in relazione con l'età. L'obbiettivo finale della ricerca, effettuata su un campione di persone tra i 65 e 99 anni, era ipotizzare possibili linee guida per una dieta che tenesse conto di queste variazioni, da un lato, e che fosse sia salutare che appagante dal punto di vista dell'appetibilità. I risultati hanno portato a ipotizzate che l'alterazione chemo-sensoriale – solo il 43% del campione ha mostrato di possedere ancora una buona percezione del gusto, e solo il 33% ha mantenuto integro l'olfatto – sia dovuta non tanto dall'invecchiamento in sé, quanto soprattutto agli eventi che lo accompagnano, in particolare patologie e assunzione di medicinali. 


La domanda è: perché, dunque, non approfittare di questi mutamenti per introdurre nella propria dieta un cambiamento? Ad esempio attraverso cibi di origine naturale che non appartengono alla nostra cultura ma hanno grandi potenzialità nutraceutiche. I quali potrebbero, perché no, far gola a chi, avendo il proprio gusto e il proprio olfatto mutati, fosse disposto a fare nuove scoperte. 

Ad esempio la chlorella, microalga monocellulare che prolifera nell'acqua dolce. In Estremo Oriente è entrata da tempo a far parte della dieta e rappresenta un ingrediente versatile e prezioso, un cibo proteico completo dalle proprietà depurative, contenente vitamine e aminoacidi essenziali. E utilizzabile nell'impasto di prodotti da forno, ma anche pasta fresca e, perché no, una variante vegetale della maionese. 

Oppure le bacche di goji, originarie dell'Asia centrale, anch'esse un “supercibo” dalle eccezionali proprietà antiossidanti e antiinfiammatorie, tradizionalmente considerato, nelle terre d'origine, un elisir di lunga vita. Il sapore, né troppo acidulo né troppo dolce, è perfetto per piatti dolci e salati

La curcuma invece, spezia nota per le proprietà antiinfiammatorie, è inoltre, scoperta recente, un ottimo alleato nella lotta per sconfiggere il sovrappeso grazie alla presenza di una molecola, la curcumina, in grado di tenere a bada la proliferazione degli adipociti. In questo caso il sapore esotico si coniuga in maniera particolarmente brillante con le esigenze di una alimentazione sana. 

E poi c'è il caffè verde, non ancora sottoposto a tostatura, e quindi con principi attivi molto più efficaci. Principi attivi che mantengono basso il livello glicemico e contrastano la formazione di cellule adipose, e che appartengono a quello che è un ottimo additivo per l'impasto del pane, trasformando quest'ultimo in un efficace mezzo per contrastare radicali liberi e processo ossidativo.