Le abitudini alimentari dei consumatori sono profondamente cambiate. Non solo è cresciuta l'attenzione nei confronti di intolleranze e allergie, ma più in generale si è diffusa una nuova sensibilità nei confronti dell'alimentazione “sana”. Facciamo molta più attenzione a ciò che mangiamo e a come lo mangiamo, una consapevolezza che in alcuni casi – il crescente numero di persone che sceglie la via del vegetarianesimo e del veganesimo ad esempio, per motivi etici ma anche semplicemente, appunto, per rivendicare il bisogno di una alimentazione più naturale – ha cambiato le carte in tavola. Creando un contesto in cui le opportunità si sono moltiplicate, per fruitori e produttori. A questi ultimi tocca il compito di raccogliere la sfida di un mercato sempre più diversificato e specializzato, nel quale la qualità diventa un elemento discriminante. 


La produzione di microalghe a uso alimentare è indicativa di questa nuova attitudine. Non solo cibi legati all'idea di benessere, ma anche alla sperimentazione di nuovi gusti e di nuove opportunità gastronomiche. La Chlorella, tra i primi prodotti del genere ad essere coltivata commercialmente su vasta scala, è ricca di nutrienti come proteine, grassi polinsaturi, vitamine e minerali, aminoacidi essenziali, Omega 3 e 6. Inizialmente parte della dieta di alcuni paesi asiatici, diventa l'elemento caratterizzante di nuovi alimenti, è il caso degli snack di ultimissima generazione a base di riso e alghe polverizzate (Chlorella), ottimi sostituti, ad esempio, dei tradizionali cereali a colazione. E di nuove ricette: pasta fresca, salse, prodotti da forno. 

Anche le farine criomacinate di ultima generazione rientrano in questo discorso: gluten free, prive di OGM, ottenute attraverso un processo di lavorazione che ne preserva le proprietà organolettiche. Più nutrienti e più facilmente assimilabili dal nostro organismo, capaci di prestazioni tecniche più “efficienti”, molto più resistenti all'ossidazione e con una vita alimentare molto più lunga. Ma anche più saporite e profumate, perfette per creme, paste, prodotti da forno.

Pure i nuovi dolcificanti naturali come l'eritritolo rappresentano una ottima risorsa in questa “rivoluzione” alimentare: un prodotto frutto di sintesi ma totalmente naturale, sostanzialmente privo di calorie, simile nell'aspetto e nel sapore allo zucchero raffinato, solo molto più digeribile. E anch'esso caratterizzato dall'estrema versatilità.