La luteina, carotenoide che protegge i nostri occhi dalle radiazioni nocive.

Con lo sguardo concentrato sulle notifiche che arrivano su smartphone, tablet e altri dispositivi mobili, oppure seduti per ore di fronte allo schermo di un computer, non sempre ci rendiamo conto di quanto queste attività, a lungo andare, rischino di compromettere la nostra vista.

Raggi blu-viola e raggi ultravioletti, particolarmente insidiosi poiché li percepiamo a malapena, sottopongono i nostri occhi a uno stress costante, e anche se la tecnologia rappresenta ormai una parte importante e una risorsa della nostra quotidianità – tra lavoro e tempo libero – il problema non va sottovalutato.

La buona notizia è che esistono sostanze in grado di contrastare questo affaticamento, proteine capaci di combattere non solo il naturale processo di invecchiamento della vista, causato da radicali liberi e agenti ossidanti, ma anche l'aggressione quotidiana delle radiazioni, che può portare a una serie di degenerazioni della macula. Un vero e proprio schermo protettivo, che va mantenuto in perfette condizioni.

Un aiuto importante proviene dalla luteina, un carotenoide presente nell'epidermide e, appunto, nella macula dell'occhio, che tuttavia, quando per qualche motivo viene a mancare, il nostro organismo non è in grado di produrre autonomamente. Ragion per cui è necessario cercarlo altrove, nel mondo vegetale per la precisione.

La Tagetes Erecta (calendula) è una pianta i cui fiori, nello specifico, contengono grandi quantitativi di questo principio proteico, ed è quindi particolarmente adatta alla realizzazione di estratti in grado di ridurre lo stress ossidante cui è sottoposto l'occhio.

Colpito dai raggi, il tessuto oculare danneggiato innesca la produzione di agenti ossidanti (un processo che è possibile osservare monitorando i livelli di 8-OHdG, indicatore che segnala un danno di tipo ossidativo al DNA).

La luteina estratta dai fiori, riequilibrando la situazione, è in grado di combattere efficacemente questo processo.

Biolutein, testato scientificamente, mantiene solide le nostre naturali barriere di difesa, uno schermo protettivo per i nostri occhi.

Ufficio Stampa

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