Cambiano le abitudini alimentari e si fa strada nella cultura italiana una filosofia sempre più green, che predilige i prodotti vegetali allontanandosi gradualmente dalla tipica dieta onnivora. Secondo l'indagine GfK Eurisko - TreValli "Buono da Pensare" (maggio 2015), sarebbero ben due milioni gli italiani che hanno ridotto il consumo di carne negli ultimi 6 anni. In aumento anche la percentuale di coloro che sposano i principi vegetariani (6%) e vegani (3%). 


Tali scelte sono dovute a una maggiore consapevolezza dei consumatori unita a una conoscenza sempre più approfondita dell'offerta alimentare. Ma essere vegetariani non significa semplicemente eliminare dalla propria dieta carne e pesce. Sotto questo termine coesistono infatti differenti regimi alimentari – dieta latto-ovo vegetariana, vegana, crudista e fruttariana – che ciascun individuo decide di adottare spinto da motivazioni salutistiche, etiche, ambientaliste o religiose. Comprendere il significato di questi termini è abbastanza intuitivo, ma cerchiamo di avere un'idea più chiara. 

Dieta latto-ovo vegetariana: comunemente indicata come dieta vegetariana, è la più diffusa nei paesi occidentali. Esclude tutti gli alimenti derivanti dall'uccisione degli animali (terresti e marini) e ammette prodotti di origine animale (latte, uova, miele), alimenti vegetali, alghe, funghi (lievito) e batteri (fermenti lattici). Tale dieta si suddivide a sua volta in latto-vegetariana, che esclude le uova, e ovo-vegetariana, che esclude il latte. 

Dieta vegana: esclude tutti i prodotti di origine animale (carne, pesce, latte, uova...) ed è basata su alimenti vegetali, alghe, funghi e batteri. 

Dieta crudista: include tutti gli alimenti vegetali rigorosamente crudi. È ammessa la sola essiccazione. 

Dieta fruttariana: dieta a base di frutta, generalmente cruda. In alcuni casi include frutta secca, semi e ortaggi a frutto. 

Queste da noi fornite sono delle indicazioni di base per comprendere le differenze tra i vari regimi alimentari che sempre più persone nel mondo decidono di seguire. 

Qualsiasi sia lo stile di vita adottato, per supportare l'organismo umano nella sua totalità è necessario seguire una dieta equilibrata in grado di fornire tutti i nutrienti necessari al fabbisogno quotidiano. Proprio in questa ottica la Società Italiana di Nutrizione Umana ha costituito nel 2012 il gruppo di studio “Diete Vegetariane” con l'obiettivo di elaborare, entro la fine del 2015, un documento di sintesi sulla copertura dei fabbisogni nutrizionali, nelle diverse fasce di età della popolazione e in diversi stati fisiologici, durante un’alimentazione di tipo vegetariana. In attesa che il documento finale sia realizzato, riassumiamo i suggerimenti nutrizionali attualmente in vigore LARN 2012 (Livelli di assunzione raccomandati di energia e nutrienti) 

Fibre: la dieta vegetariana è ricca di tale nutriente; risulta però necessario evitarne l'assunzione al di sopra del necessario in quanto può interferire con l'assorbimento dei sali minerali, indispensabili per il nostro organismo.

Proteine: la dieta vegetariana necessita un supplemento del 10-20% in più di proteine, in quanto quelle vegetali sono difficilmente digeribili. Fonti consigliate: soia, cereali e frutta secca. 

Ferro: i vegetariani necessitano una maggiore quantità di ferro. Fonti consigliate: noci, semi grani integrali, frutta secca, legumi. 

Acidi grassi essenziali: necessari per mantenere l'organismo in buona salute. Fonti consigliate: micro alghe, olio di semi. 

Vitamina B12: si consiglia un di supplemento di vitamine, in quanto è difficerne assumerne in quantità adeguate attraverso la sola dieta vegetariana.

Calcio: il regime alimentare latto-ovo vegetariano e vegano è piuttosto carente di tale nutriente. Fonti consigliate: mandorle e fichi secchi. 

Zinco: la biodisponibilità di zinco da piante risulta essere insufficiente. Fonti consigliate: germogli di grano, semi, panini lievitati. 

Si tratta di un fenomeno in crescita di cui il settore alimentare deve assolutamente tener conto. Cambia infatti l'attenzione dei consumatori verso gli aspetti salutisci dei cibi acquistati e aumenta di conseguenza la richiesta di nuovi prodotti sempre più naturali. Accanto a chi sceglie di modificare il proprio stile di vita sposando il regime vegetariano, nella sua accezione più ampia del termine, aumentano le iniziative volte a coinvolgere chi, seppure sensibile al rispetto degli animali e dell'ambiente, non è disposto a stravolgere completamente le proprie abitudini alimentari. Nascono così iniziative come “Meat Free Mondays”, creato nel 2009 da Paul McCartney, e “Mecoledì Veg” promosso dalla LAV nate per contribuire a ridurre il consumo di alimenti di origine animale, per il bene del Pianeta e della salute. 

Una maggiore conoscenza e consapevolezza che l'attenzione al benessere degli animali e dell'ambiente si stia radicando sempre più nella cultura mondiale, aiuterà di certo le aziende a sostenere e rispondere alle necessità di tutti coloro che stanno cercando di adottare uno stile di vita più sostenibile.